LEGGIAMO CON SIMONA
La nascita delle biblioteche
Quante
volte abbiamo sognato guardando fotografie di biblioteche storiche immerse in
un'atmosfera da sogno? Chi, almeno una volta, non ha provato il desiderio di
sedersi su quelle poltrone di vecchia pelle e osservare l'immensità dei libri, il
sentore della carta tra le mani, far scorrere le dita sulla copertina di un
volume antico?
Vi siete mai chieste come nasce una
biblioteca, quali sono le origini?
Se la risposta è no, eccomi qui per
voi.
Il termine biblioteca risale al greco biblion
e theche, deposito di libri. Gli
esperti storici asseriscono che la sua prima istituzione risalga a Pisistrato, tiranno di Atene dal 561
circa a. C., il quale offrì al popolo la libera lettura di libri trattanti discipline
liberali.
Fu Serse, in seguito, a incendiare la città e portare in Persia tutti
i libri come bottino. Seleuco Nicatore,
figlio di un generale macedone e al seguito di Alessandro Magno, riportò
nuovamente la biblioteca in Grecia, accrescendo l'interesse degli uomini di
cultura che procuravano testi di differenti culture e popoli, traducendoli
tramite interpreti in lingua greca. Tolomeo
si occupò di raccogliere manoscritti in Egitto, si parla di circa settantamila
volumi raccolti!
Nonostante
tutto, la vera biblioteca si affermò dopo il Settecento, sia nel nostro paese
che negli Stati Uniti, essendo stata prima quasi di esclusiva proprietà della
chiesa.
La storia delle
biblioteche nel nostro Paese ha inizio nel 1861, quando a Prato, Antonio Bruni
costituì la prima biblioteca
circolante. Tutti i cittadini che desideravano usufruire del servizio dovevano
pagare un contributo di trenta centesimi al mese, quella volta tanti soldi.
Nel 1903
si costituì presso la Società
Umanitaria di Milano, il Consorzio per le biblioteche popolari,
al quale aderirono l’Università popolare, la Società promotrice delle
biblioteche popolari, il Comune di Milano e la Cassa di Risparmio. Le
biblioteche avevano apertura serale e festiva
per favorire la frequentazione dei lavoratori. Le biblioteche milanesi effettuarono
sessantamila prestiti e nel 1915
raggiunsero il quadruplo. Il 14 luglio 1913 apre la Sezione per ragazzi della Biblioteca
popolare milanese e nel 1914
iniziano le pubblicazioni della Collana
Rossa della Università popolare di Milano e della Federazione italiana
biblioteche popolare. L’evoluzione storica del ruolo culturale di una
biblioteca procede da sempre di pari passo con l’evoluzione delle funzioni,
facendone derivare una parallela modificazione del modo di concepire il
progetto riguardante la biblioteca e la sua articolazione. Se intendiamo la
biblioteca come “sistema di raccolta, organizzazione, trattamento, mediazione
ed utilizzo delle informazioni e dei documenti, costituito da varie componenti,
interagenti fra loro e complessivamente dirette allo scopo del sistema stesso”,
allora possiamo concludere che questo sistema è l'espressione di un contesto,
di un ambiente culturale, di un sistema di circolazione delle conoscenze.
Essendo la biblioteca un sistema di organizzazione e
mediazione del sapere, ogni periodo storico la scolpisce in un modo diverso
secondo uno schema culturale creatosi attraverso l’accumulo dell’esperienza sui
modelli del passato e l’influenza di diversi fattori che interagiscono per
formare un progetto culturale vero e proprio.
La selezione del materiale da custodire, lo sviluppo
delle raccolte, la conservazione, definiscono l’obiettivo culturale della
biblioteca, ma anche l’organizzazione dei materiali, il trattamento, la
mediazione dei documenti e la diffusione dell’informazione incidono sulla
trasmissione dei testi e sono parti fondamentali di un progetto sia
intellettuale, che educativo o divulgativo. Inoltre, fattori sociali e storici
gravano sensibilmente sulla caratterizzazione dell’istituzione-biblioteca.
Spero di aver soddisfatto un poco la
vostra curiosità. Io adoro le biblioteche, ci vivrei!
Vi lascio con un interessante link alle
biblioteche più belle del mondo.
Un abbraccio a tutte le mie lettrici
Simona
Nessun commento:
Posta un commento