venerdì 23 ottobre 2015

Leggiamo con Simona 


Il periodo Vittoriano


Di solito viene chiamata "epoca vittoriana" non solo il periodo di regno della regina Vittoria, ma anche quello successivo, diversi anni dopo. Possiamo definire età vittoriana tutto il periodo che va dall'incoronazione della regina sino all'inizio della prima guerra mondiale.



L'età vittoriana fu un periodo di grandi cambiamenti e allo stesso tempo un processo di democratizzazione. Grande libertà venne concessa ai cattolici, che, raggruppati nel "Movimento di Oxford", domandò e ottenne maggiori diritti sociali.
La classe media venne favorita dai nuovi progressi industriali e riuscì a ottenere maggior potere e questi miglioramenti diffusero una ventata di ottimismo in tutto il regno. Purtroppo, non tutto quello che luccica è oro, così, a causa di speranze troppo diffuse, la gente iniziò a ignorare i problemi che affliggevano l'Inghilterra. Anche se l'epoca vittoriana viene ricordata come un periodo di sviluppo e di prosperità, la povertà e la malattia furono frequentemente diffuse, soprattutto tra le classi inferiori.
Le persone che vivevano nelle baraccopoli, ad esempio, lamentavano problemi di salute. La povertà era considerata alla pari di un crimine e non era raro che i poveri venissero arrestati lungo le strade e tenuti in carcere con la sola accusa di "essere poveri, inoltre, gli insegnanti della scuola potevano infliggere punizioni corporali agli studenti.



I progressi compiuti nel settore industriale, economico e letterario andavano in contrasto con povertà e la corruzione. Fu a causa di ciò che le persone appartenenti alle classi superiori iniziarono a opporsi contrappindendo una morale rigorosa: il cosiddetto "compromesso Vittoriano".
Il Parlamento introdusse, in quegli anni, alcune riforme a scipo umanitario cercando di migliorare le condizioni sociali delle persone povere. Grande importanza detenne l' "Evangelizzazione", che favorì cambiamenti come l'abolizione di alcuni spettacoli pubblici e l'osservanza della Domenica.
L'età vittoriana fu estremamente puritana. Il sesso divenne un tabù e tutte le parole che avevano ispirazione anche solo vagamente sessuale furono abolite dal linguaggio usuale. La famiglia vittoriana divenne un esempio di rispettabilità: il padre autoritario e la mite madre. Le famiglie erano numerose e le donne dovevano essere fragili e innocenti, sottomesse al marito ed esempi di virtù. Il puritanesimo in crescita nel paese iniziò a influenzare anche l'abbigliamento, diventando molto formale.

La poesia vittoriana
L'età vittoriana fu caratterizzata da numerosi progressi dell'industria e della tecnologia. Come riflesso di questo sviluppo industriale, ebbe luogo una profonda crisi della tradizionale fede religiosa, sostituita da una fede quasi cieca nella scienza.
La scienza sembrava essere il nemico principale della fede e anche della poesia, che insieme alla fede, era solita esaltare la bellezza della natura come la prova dell'esistenza di un Creatore benevolo.
I poeti e scrittori più famosi dell'epoca vittoriana furono Tennyson e Browning, diversi nelle loro caratteristiche letterarie, ma simili nei loro atteggiamenti (erano entrambi fortemente interessati ai numerosi problemi sociali del loro periodo).
Le caratteristiche più importanti della poesia vittoriana furono:

1) Reazione ad ogni tipo di standard.
2) Continuazione delle idee romantiche.

3) Un distacco dell'artista da ogni regola etica.
Le nuove idee di questo periodo hanno le loro radici nella "Confraternita pre-raffaelita", fondata nel 1848. I Preraffaelliti volevano tornare alla natura, un ritorno alla passata semplicità piena di misticismo del Medioevo, quando c'erano valori importanti e gli uomini avevano ancora la loro creatività.


Simona Liubicich
Notizie e foto rilevate dal web.

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