Leggiamo con Simona
Il periodo Vittoriano
Di solito viene
chiamata "epoca vittoriana"
non solo il periodo di regno della regina Vittoria, ma anche quello successivo,
diversi anni dopo. Possiamo definire età vittoriana tutto il periodo che va dall'incoronazione
della regina sino all'inizio della prima guerra mondiale.
L'età vittoriana fu un
periodo di grandi cambiamenti e allo stesso tempo un processo di
democratizzazione. Grande libertà venne concessa ai cattolici, che, raggruppati
nel "Movimento di Oxford", domandò e ottenne maggiori diritti
sociali.
La classe media venne
favorita dai nuovi progressi industriali e riuscì a ottenere maggior potere e questi
miglioramenti diffusero una ventata di ottimismo in tutto il regno. Purtroppo,
non tutto quello che luccica è oro, così, a causa di speranze troppo diffuse,
la gente iniziò a ignorare i problemi che affliggevano l'Inghilterra. Anche se
l'epoca vittoriana viene ricordata come un periodo di sviluppo e di prosperità,
la povertà e la malattia furono frequentemente diffuse, soprattutto tra le
classi inferiori.
Le persone che
vivevano nelle baraccopoli, ad esempio, lamentavano problemi di salute. La
povertà era considerata alla pari di un crimine e non era raro che i poveri venissero
arrestati lungo le strade e tenuti in carcere con la sola accusa di
"essere poveri, inoltre, gli insegnanti della scuola potevano infliggere
punizioni corporali agli studenti.
I progressi compiuti
nel settore industriale, economico e letterario andavano in contrasto con
povertà e la corruzione. Fu a causa di ciò che le persone appartenenti alle
classi superiori iniziarono a opporsi contrappindendo una morale rigorosa: il
cosiddetto "compromesso Vittoriano".
Il Parlamento introdusse,
in quegli anni, alcune riforme a scipo umanitario cercando di migliorare le condizioni
sociali delle persone povere. Grande importanza detenne l'
"Evangelizzazione", che favorì cambiamenti come l'abolizione di
alcuni spettacoli pubblici e l'osservanza della Domenica.
L'età vittoriana fu
estremamente puritana. Il sesso divenne un tabù e tutte le parole che avevano
ispirazione anche solo vagamente sessuale furono abolite dal linguaggio usuale.
La famiglia vittoriana divenne un esempio di rispettabilità: il padre
autoritario e la mite madre. Le famiglie erano numerose e le donne dovevano essere
fragili e innocenti, sottomesse al marito ed esempi di virtù. Il puritanesimo in
crescita nel paese iniziò a influenzare anche l'abbigliamento, diventando molto
formale.
La poesia vittoriana
L'età vittoriana fu caratterizzata da numerosi progressi
dell'industria e della tecnologia. Come riflesso di questo sviluppo
industriale, ebbe luogo una profonda crisi della tradizionale fede religiosa,
sostituita da una fede quasi cieca nella scienza.
La scienza sembrava essere il nemico principale della fede e anche
della poesia, che insieme alla fede, era solita esaltare la bellezza della
natura come la prova dell'esistenza di un Creatore benevolo.
I poeti e scrittori più famosi dell'epoca vittoriana furono Tennyson
e Browning, diversi nelle loro caratteristiche letterarie, ma simili nei
loro atteggiamenti (erano entrambi fortemente interessati ai numerosi problemi
sociali del loro periodo).
Le caratteristiche più importanti della poesia vittoriana furono:
1) Reazione ad ogni tipo di standard.
2) Continuazione delle idee romantiche.
3) Un distacco dell'artista da ogni regola etica.
Le nuove idee di questo periodo hanno le loro radici nella "Confraternita
pre-raffaelita", fondata nel 1848. I Preraffaelliti volevano tornare
alla natura, un ritorno alla passata semplicità piena di misticismo del
Medioevo, quando c'erano valori importanti e gli uomini avevano ancora la loro
creatività.
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