RECENSIONE
Sui passi dell'estate perduta
di Patrizia Ferrando
a cura di Patrizia
Ines Roggero
Da sempre, quando mi
trovo a passare per i villini di Arquata Scrivia, la mia fantasia inizia a
lavorare freneticamente, alimentata dalla curiosità di sapere quali storie
nascondono quelle caratteristiche e antiche costruzioni signorili, tanto
diverse dalle case rurali tipiche della zona in cui sono situate. Chi ci
viveva? Quando sono state costruite? Com'era la vita dentro le loro mura? Per
questo non esagero nel dire che per me è stato quasi un bisogno leggere Sui
passi dell'estate perduta.
Una lettura che
cattura fin dalla prima pagina, capace di emozionare grazie al rievocare
d'immagini d'altri tempi che quasi sembrano scorrerci davanti agli occhi,
nitide, seppur appartenenti a stagioni lontane.
Nel suo libro,
Patrizia Ferrando ci accompagna in un viaggio
attraverso le case di villeggiatura della borghesia genovese che, sul
finire dell'800 fino a metà del secolo successivo, scelse amene località del
basso Piemonte e dell'entroterra ligure come luogo in cui trascorrere i caldi
mesi estivi. Scopriamo così i diversi stili architettonici, gli arredi, le
stoffe e interessanti riferimenti all'organizzazione della vita domestica. Ci
parla dei preparativi per la partenza, dei bauli e delle carrozze, della
servitù e del trascorrere lieto dei giorni nella quiete bucolica della
campagna.
Pagina dopo pagina,
l'autrice ci porta non solo alla scoperta di un'Arquata Scrivia popolata da
personaggi illustri che ne fecero il loro piccolo regno estivo, ma ci racconta di un'epoca dove il
buongusto, la galanteria, l'attenzione per i particolari e le regole
della buona ospitalità erano dettati da canoni ai quali la borghesia non poteva
sottrarsi.
Un libro scritto in
maniera impeccabile, piacevole e mai noioso, arricchito da fotografie, sia
antiche che attuali, atte a documentare un tempo che fu e quel che oggi resta
dell'effimera stagione della villeggiatura.
L'autrice:
Patrizia Ferrando è nata a Genova nel 1974 e vive ad
Arquata Scrivia.
Giornalista pubblicista, collabora a riviste femminili e blog
dedicati a libri e decorazione d’interni, alternando articoli e scrittura
narrativa, sempre all’insegna del desiderio di raccontare. Appassionata di
storia e di storie, adora inseguire entrambe fra romanzi, arte, cinema e
teatro. I suoi luoghi preferiti sono librerie, mercatini, dimore eccentriche e
botteghe insolite.
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