RECENSIONE
a cura di Francesca Franca Baldacci
“IL PRIMO CAFFE’ DEL MATTINO”
DIEGO GALDINO
SPERLING & KUPFER EDITORE
Chi
non ha mai sognato di innamorarsi a Roma, la città eterna?
Diego
Galdino, classe 1971, nel suo primo romanzo “Il primo caffè del mattino”, edito
da Sperling & Kupfer, ci guida dentro una storia particolare, romantica,
ironica, corale, con un pizzico di mistero a renderla ancora più intrigante.
Il
personaggio maschile, Massimo, svolge la stessa professione del suo autore: è
titolare di un bar in zona Trastevere, specializzato in… caffè di tutti i tipi,
e nel suo locale si avvicendano vari personaggi che, pagina dopo pagina, ci
troviamo a conoscere e ad amare.
L’appuntamento
con l’amore è proprio qui: un incontro “fulminante” con un paio di occhi verdi,
una spruzzata di lentiggini, una ragazza francese dal carattere particolare e
particolarmente suscettibile, qualche parola di troppo e… tutto perduto? Ma no.
L’avventura sta solo per cominciare.
Genevieve,
la misteriosa francesina, ci appare però sempre più irraggiungibile, le ombre
che la circondano si intensificano lungo la narrazione, anche se Massimo cerca
con tutti i mezzi a disposizione di far breccia nel suo cuore.
Complice
un diario lasciato non proprio per caso da Genevieve prima della sua partenza
per la Francia, una sorella volonterosa, Carlotta, e l’amore di Massimo, che
non conosce ostacoli, arriveremo a scoprire una verità, ai limiti
dell’incredibile, tutta a sorpresa.
Personalmente
ho molta simpatia per i romanzi “corali”: quelli, cioè, che non si limitano a
far ruotare la storia attorno ai protagonisti, ma che danno colore anche ad
altri, che fanno da sfondo, regalano un’atmosfera tutta particolare, la creano,
permettono di alleggerire il pathos di certi momenti, regalandoci anche qualche
sorriso.
Diego
Galdino è bravissimo nella descrizione degli avventori del locale, con pochi
tratti li dipinge rendendoli vivi, tanto che ci appaiono sotto gli occhi, ci
aiutano anche a leggere meglio la vicenda.
Ma
certo tutta la nostra simpatia va a Massimo: candido, tenero, ironico, perfino
buffo nel suo modo di esternare i sentimenti. Quale donna non sognerebbe di
essere amata in questo modo, da un uomo così?
Qualche
volta ci si chiede come mai sono tanto pochi, gli uomini che sanno scrivere
d’amore. Quei pochi che ci sono, però, compensano anche quelli che mancano…
Di
Galdino è stato detto che sia il Nicholas Sparks italiano. Certo è che il
nostro autore possiede comunque uno stile personale particolarissimo che non fa
rimpiangere il più celebre romantico scrittore americano. E lo rende
squisitamente “nostro”.
Uno
dei protagonisti di questa deliziosa commedia romantica è, però, diciamocelo…
il caffè. Alla bevanda più amata dagli italiani è dedicato il romanzo stesso,
tanto che il libro si conclude con tanto di appendice ricca di ricette e
piccoli segreti in materia.
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