lunedì 12 ottobre 2015

LE RECENSIONI DI SIMONA

La gemella silenziosa

di S.K. Tremayne



TRAMA
A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l’isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell’isola spersa nel mare di Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l’inverno, Kirstie è sempre più strana.
Diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa. Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: «Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io». Sarah è devastata e il tarlo dell’errore comincia a torturarle l’anima.
Cos’è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?

VOTO 

Kirstie, Lydia...Lydia, Kirstie: chi è chi?
Questo è il dilemma che scorre come una lama tagliente lungo tutto il filo del libro.

Isola di Torran, Scozia.
Un trasferimento desiderato, non forzato, una porta sulla speranza che si apre dopo un trauma che nessuno può superare del tutto: la morte di una figlia.
Sarah sta vivendo tutto questo sulla pelle, ma tutto diventa doppio. Sì, perché Sarah aveva due gemelle, Kirstie e Lydia. Quando Kirstie muore tragicamente, Sarah deve affrontare un dolore doppio: il suo e quello di Lydia, la gemella mutilata di una parte di sé. La gemella identica, lo specchio di Kirstie, la nemesi.
Parliamo di questa bambina di sette anni, così uguale alla sorella defuta che nemmeno la madre riesce a distinguerla. La chiave del libro, la distinzione. Il dubbio, il terrore di aver commesso un errore.
In tutta questa angoscia, una sera la piccola Lydia afferma di essere Kirstie, istillando nella mente della madre un subdolo pensiero: è davvero Kirstie a essere precipitata dal balcone?
Gli atteggiamenti di Lydia diventano sempre più agghiaccianti, sempre più identici a quelli di Kirstie e conducono la vita familiare di Sarah e Angus, il padre, verso una spirale al cardipalma, sino alla fine, sino a quella maledetta verità che proprio Angus ha voluto celare portando via la famiglia su un'isola deserta e sperduta della Scozia.
Il ritmo è incalzante, vivido, i due punti di vista, Sarah e Angus, differenti, toccanti e talvolta subdoli, quasi fastidiosi.  La narrazione è fluida, senza intoppi e ti trasporta lungo una serie di vicende che, come mattoni, costruiscono una trama degna di un film.
Come sempre, non faccio spoiler, ma consiglio vivamente di leggere questo thriller perché non vi deluderà.
Le "gemelle di ghiaccio" vi avvolgeranno nella loro spirale di amore, morte e pazzia in un'atmosfera che ha del paranormale e con un finale degno di Alfred Hitchcock.




Nessun commento:

Posta un commento