venerdì 2 settembre 2011

SFUMATURE DEL DESERTO
http://www.sfumaturedeldeserto.it/

Elena è una giovane donna ferita profondamente nell'orgoglio e nel cuore. L'opportunità di una fuga dal suo inferno personale sembra giungere con la proposta di una missione umanitaria in Iraq. Lì, tra gli orrori di un mondo devastato dalla guerra e lo scontro con una cultura opposta alla propria, cercherà tra mille difficoltà la strada della serenità.
Questo è un libro particolare ed è un libro... dedicato.
Dedicato a tutte noi, noi donne ancora un po' ragazze, noi chiuse in un vicolo scuro, e purtroppo poco disposte a riabituarci alla luce, noi che prima di rialzare la testa abbiamo bisogno di uno spaventoso numero di delusioni ed illusioni.
Leggetelo al "momento giusto", quello in cui non si sorride ironicamente, quello in cui si è disposte ad un piccolo viaggio attraverso l'amore ed il desiderio, quello in cui avete bisogno di uno spiraglio di luce in fondo al vostro vicolo.
Non vi deluderà: impegnato e temerario, ma anche dolce ed appassionato.
E... Proibitelo ai mariti, va divorato in solitudine.
(Critica di Barbara Bacigalupo)


Il commento di Nicla Morletti

Sfumature nel deserto di Simona LiubicichUn libro particolare, scritto in punta di penna eppure così forte e incisivo. Pagine dedicate a tutte le donne con i loro dolori, le loro passioni, delusioni e illusioni. Un lungo percorso alla ricerca dell’io e dell’amore più vero. Della luce che affiora in fondo a vicoli bui. Una storia intensa e profondamente autentica: Elena, la protagonista, è una donna che ha una ferita nel cuore. E le ferite, si sa, lasciano cicatrici profonde. A volte non sono visibili agli occhi di tutti, ma ci sono. E ci restano per lungo tempo. Elena cerca di uscire dal proprio inferno personale per ritrovarsi così coinvolta in una missione umanitaria in Iraq. E in questo mondo devastato dalla guerra, cercherà di ritrovare se stessa e la strada verso la serenità.
Un bel romanzo, toccante e coinvolgente, con le sue “sfumature nel deserto
 
 
 
 
 
 
 
 
Il commento e l'intervista della splendida Irene Pecikar
 
Elena è un donna che, come molte, si innamora di un uomo sbagliato e se ne accorge nel peggiore dei modi. Dopo aver posto fine a quella relazione tormentata, non riesce a riprendersi con facilità.
Un alternarsi di emozioni che la portano a dubitare della sua scelta. Ad un certo punto la prospettiva di dare una svolta decisiva alla sua vita: una missione umanitaria in Iraq. E lì, tra la sabbia, la povertà e una mentalità inaccettabile, ritroverà la voglia di vivere e il suo essere donna, come un punto di forza. Nella sua vita si affacciano l’amore, il terrore, lo sgomento e lo stupore. Una narrazione accurata che scende nell’intimo di questa giovane donna, con delicatezza, ma decisione. “Sfumature del deserto” è un romanzo d’amore, ma si addentra nei fatti di cronaca, nelle notizie mediche che arricchiscono la trama senza appesantirla. Quasi un reportage, ma non di guerra, nonostante faccia da sfondo alle vicende narrate. È invece un libro che porta a riflettere, sulla situazione delle donne in territori lontani dalla cultura occidentale, sulle donne che si oppongono a relazioni inaccettabili, all’apparenza fragili, che trovano però la forza e la grinta per reagire. La riflessione si sposta anche verso tutte quelle donne che, con coraggio, dedicano parte della loro vita agli altri. La passione, l’amicizia e un pizzico di intrigo sono elementi che non mancano di certo.
Un buon esordio per la Liubicich, che scrive di qualcosa che ama e conosce. Un romanzo che inizia con un ritmo pacato, ma sa coinvolgere, portando, il lettore appassionato, fino alle ultime pagine, con l’impossibilità di staccarsene

L'intervista a Simona Liubicich.

Benvenuta nel mio blog Simona e grazie per la tua disponibilità.
Cosa rappresenta per te la scrittura?
La scrittura per me rappresenta una valvola di fuga, staccare la spina ed immergermi nel "mio" mondo fatto di amore, passione e mistero.

Quale libro di porti nel cuore e perchè?
 Il libro che più tengo stretto a me, in un cassetto speciale dove nessuno ci mette le mani, è "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni, un classico della letteratura italiana che avrò riletto venti volte ma mai senza una nuova punta di emozione. Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire...ma questa non è una massima mia ma del grande Italo Calvino!

“Sfumature del deserto”. Da dove nasce l'idea di questo romanzo molto bello?
Come già ho raccontato nel mio sito e nell'intervista di Barbara Risoli, il libro è nato durante un periodo buio della mia vita; è stato la mia salvezza mentale, la mia cura spirituale.
Chi è Simona Liubicich nella vita di tutti i giorni?
Sono innanzitutto una donna molto sensibile, mi commuovo facilmente ma so anche essere molto dura, con me stessa e con gli altri, quando è il momento.
Sono una mamma, Gaia è la persona per la quale farei qualsiasi cosa.
Ho un carattere ribelle, non mi conformo spesso alle regole dei giochi, non mi piace e mi fa sentire troppo "stretta" nei ruoli sociali.

Progetti per il futuro? Regalaci qualche anteprima, ti va?
Sto iniziando a lavorare ad un progetto di romanzo storico ambientato in Italia, è l'inizio di un'avventura che spero si concluda a lieto fine, e non solo per i miei protagonisti!
Un piccolo appunto per Romantic Rome; un'esperienza fantastica dove ho conosciuto eccellenti professioniste del settore ma soprattutto donne con la D maiuscola!

Ti saluto e ti ringrazio, vuoi aggiungere qualcosa?
Ringrazio tutte per l'opportunità ed i preziosi consigli!

June Ross ed Eleonora Balsamo!
 
Stuzzicate dalla trama di questo romanzo, ci piacerebbe chiedervi:
Quanto "realismo" vi piace leggere in un romance? Leggete con piacere i romanzi rosa contemporanei?

Direttamente dalla scrivania di Eleonora.

Ci sono dei romanzi un pò acerbi, da "raffinare" (se capite cosa intendo), ma che riescono a trascinarti tra le loro pagine senza indugio.
"Sfumature del deserto" di Simona Lubicich è uno di quei romanzi!

E` un contemporaneo, ambientato in Iraq, scritto da un'esordiente di casa nostra.
Narra la storia di Elena, una donna ferita nell'orgoglio che deve mettere insieme i pezzi della propria vita, ma che soprattutto deve trovare fiducia in se` stessa.
Elena dedice di andare in Iraq come infermiera per aiutare questo popolo, devastato dalle guerre, e allo stesso tempo per riprendere in mano le redini della propria vita.
Il lettore seguirà con interesse non solo il suo viaggio, ma soprattutto la sua crescita interiore!
Infatti, Elena crescerà e capirà cosa significa amare davvero!
La storia all'inizio sembra un pò stentata, fatica a decollare con scioltezza, ma dopo le prime pagine si viene catturati dal racconto senza difficoltà.
A onor del vero, si deve dire che si avverte che questa è un'opera prima, ma non nel senso brutto del termine, tutt'altro.
Si sente ancora la lingua "ingenua", non troppo elaborata nè eccessivamente costruita.
L'autrice riesce a mettere tutto il suo entusiasmo in questo romanzo, trasmettendolo al lettore che si sente parte del contesto appunto per questa freschezza.
Non voglio fare spoilers, ma posso solo anticiparvi che vi coinvolgerà per le ambientazioni vivide, per il personaggio maschile veramente accattivante e dolce...e soprattutto per il finale per niente scontato!
"Non avrebbero mai dimenticato il colore caldo ed avvolgente della sabbia del deserto, le sue immense sfumature dorate, che mutano all'improvviso, e che aveva inesorabilmente condizionato le loro vite, unendole per sempre, nel vincolo eterno dell'amore..."

Insomma, leggetelo con piacere! Io lo consiglio caldamente!!!
E in bocca a lupo a Simona...che credo, abbia imboccato la strada giusta!
Eleonora


 
 
Q-LIBRI, PORTALE NAZIONALE DI LETTURA
 
Tenerezza, coinvolgimento, commozione. Queste sono le sensazioni che si provano leggendo questo romanzo della Liubicich, dove i connotati prettamente rosa sono rafforzati dalla creazione di un personaggio forte ed energico come Elena , la protagonista assoluta.
La storia narrata è quella di una donna delusa e sconfitta sul fronte più intimo, ossia quello dell'amore, quello che da senso e colore alla vita. Emerge dalle pagine una figura viva, nitida agli occhi del lettore e colta in tutte le sue sfaccettature: debolezze, punti di forza, orgoglio, insicurezze, nostalgie, paure. Ecco che con una narrazione avvolgente, l'autrice ci immerge nella vita di questa donna, percorrendo insieme a lei la lunga strada della “resurrezione”, dalla caduta e dalla fuga dal mondo, al riscatto e alla rinascita. Si avverte forte la sensazione del passaggio dal bianco e nero, ai colori in tutte le loro sfumature.
Le vicende narrate si svolgono tra Italia e Iraq, paese in cui approderà Elena al seguito di una missione umanitaria, per dare una svolta significativa alla propria vita e per cercare quell'agognato cambiamento che tra le proprie mura domestiche è difficile ottenere. Sarà proprio questa nazione devastata dalla guerra e crocevia di culture distanti dall'occidente, a vedere la guarigione dell'anima di una donna e la riscoperta di sentimenti oramai sopiti.
Buon esordio di quest'autrice emergente sullo scenario letterario italiano: pur adottando uno stile limpido e semplice, possiede una buona capacità narrativa, dando il meglio di sé nel fare dialogare i personaggi sulla scena ad un ritmo incalzante e pieno di trasporto, a volte con qualche tocco mellifluo di troppo, ma mai stonato.
Un romanzo pervaso di sano ottimismo, piacevole e rinfrancante
 
DIARIO DI PENSIERI PERSI  intervista di Sabina Scaletta
 
Cari lettori se queste bellissime parole di presentazione di Barbara non bastano lasciate che io provi a trasportarvi nel mondo di Elena Grimaldi, e spero che l’amiate come l’ho amata io.

Elena Grimaldi ha trent’anni è alta quasi un metro e ottanta, occhi verdi, capelli ricci ramati, un fisico da urlo, insomma l’aspetto di una modella appena uscita dalla copertina patinata di una rivista di moda. Figlia unica di una ricca famiglia genovese, il padre Luigi Grimaldi è primario ginecologo, la madre Anna è docente con cattedra di greco alla facoltà di lettere della città. Contro ogni aspettativa Elena non segue le orme del padre e diventa infermiera, nonostante la sua giovane età è caposala del Reparto di Pronto Soccorso dell’Istituto Pediatrico genovese. Scrive articoli per un giornale medico, articoli sugli aiuti umanitari medici all’estero. Ora, da questo primo fotogramma, Elena è quello che si dice una donna a cui non manca niente, una donna da invidiare secondo i canoni della “moderna” società in cui viviamo. Ma lei non è solo bellissima, agiata e di successo, ma ha un matrimonio fallito alle spalle, un marito che è riuscito a spezzarle il cuore, che ha minato la sua psiche continuando ad umiliarla ripetutamente, l’ha resa fragile e vulnerabile. Quello che fortunatamente non è riuscito a toglierle è il sogno che aveva fin da bambina di aiutare gli altri, sogno che ancora insegue; certo il suo lavoro all’Istituto Pediatrico è fonte di soddisfazioni ma non è abbastanza per lei, sente di poter fare di più, vuole partire come missionaria negli ospedali da campo. Proprio grazie alla sua ostinazione e determinazione, perché vuole veramente essere d’aiuto a chi ha bisogno, perché è stanca di continuare a soffrire e vuole dare una svolta alla sua vita, Elena riesce a concretizzare il suo sogno: partirà come volontaria negli ospedali da campo a Baghdad. Inutile dire che tutti e sottolineo tutti tentano di dissuaderla dal partire: una donna di razza bianca con le sembianze da modella in un paese dove la donna è considerata un oggetto di proprietà maschile, dove non è considerata come essere umano, dove non può neanche parlare figuriamoci esprimere un parere medico, che possibilità ha di sopravvivere? E’ altrettanto inutile dirvi, cari lettori, che la nostra protagonista partirà ugualmente nonostante la situazione avversa, perché nella sua fragilità è forte, perché è ostinata, cocciuta e indomita... Si apre quindi un nuovo capitolo di vita per Elena, dove conoscerà civiltà radicalmente diverse dalla sua, incontrerà una moltitudine di persone che entreranno a far parte della sua vita, amici sinceri e fidati, come Mel e Xavier, uomini affascinanti, forti e valorosi, come Samir e Gregory, riscoprirà l’amore quello vero quello che non finirà mai. Ma incontrerà anche nemici spietati e crudeli pieni di odio, conoscerà la sofferenza di una popolazione innocente massacrata, conoscerà paesi dalla bellezza sconvolgente devastati da una guerra inutile e sanguinaria.
“Ma sarebbe mai ritornata in Iraq? Avrebbe più respirato il profumo della sabbia del deserto, avrebbe più visto quei tramonti così belli da spaccarti il cuore, il verde dei palmeti delle oasi, che sembravano cantare quando il vento le attraversava? Non lo sapeva, ma in qualunque caso, tutto quello che aveva visto e respirato, le sarebbe rimasto fotografato ed impresso nella mente e nei suoi ricordi, per tutta la vita. (...) Quei posti, nonostante la guerra e le sofferenze, le sarebbero mancati moltissimo; le erano entrati nel cuore, e non voleva mandarli via, l’avrebbero accompagnata per sempre, sino alla fine dei suoi giorni.”
Simona ci accompagna attraverso Elena, la sua sofferenza, la sua forza, il suo amore, in un mondo che purtroppo conosciamo solo attraverso le guerre e il fanatismo religioso. Non so voi ma io personalmente conosco il mondo arabo solo attraverso le immagini dei telegiornali quello che ci fa inorridire di fronte a tanta crudeltà. Ebbene questo libro ci fa conoscere l’altra faccia della medaglia, la sofferenza di un popolo che ha una storia alle spalle che se non fosse per l’avidità e il fanatismo avrebbe sicuramente tante cose interessanti da insegnarci. In un mondo perfetto senza pericoli sarebbe bello viaggiare e poter conoscere tutte le favolose storie di tutti i paesi. Simona ha la capacità di descrivere con estremo realismo e romanticismo i meravigliosi paesaggi arabi. Leggendo Sfumature del Deserto sono tornata indietro con gli anni e ho ricordato un altro libro che mi aveva portato con altrettanti sentimenti in un'altra terra lontana; sto parlando del libro di Karen Blixen "La mia Africa". Simona caratterizza ogni personaggio con estrema maestria, per non parlare delle nozioni mediche che spiegano le varie malattie che colpiscono la popolazione araba, fino ad arrivare alla meticolosa descrizione dei paesaggi, degli usi e costumi, il tutto condito con tanto ma tanto romanticismo. Simona è riuscita a mixare diversi ingredienti senza mai annoiare, rendendo fluida e scorrevole la storia. Non saprei quale genere attribuire a questo volume perché ha tante sfumature come il deserto così ben descritto da questa scrittrice che quasi ti sembra di essere lì e riuscire a vedere i suoi colori.
Grazie Simona!

RINGRAZIAMENTI:
-Lasciatemi concludere rivolgendo un pensiero e un ringraziamento a tutti i volontari e a tutti i soldati che si sono prodigati per aiutare tutti i paesi colpiti da queste guerre insensate, alcuni di loro sono morti svolgendo questo difficile compito, altri sono tornati, altri sono ancora lì: non dimentichiamo mai queste persone. Questo ovviamente è un mio pensiero! Vorrei che in futuro possa veramente esistere un mondo perfetto dove non ci sono guerre e carestie ma questo so bene è solo una mia utopica speranza.
-Un ringraziamento particolare va ad Alessandra che ancora una volta mi ha permesso di conoscere un libro meraviglioso e soprattutto mi ha dato la possibilità di recensirlo. Ti voglio bene Ale!
-Un altro particolare ringraziamento va alla casa editrice Gammarò, cari lettori vi invito a visitare il suo sito, potrete scoprire tante belle notizie e novità QUI
Adesso però ho concluso … naaaaa ho mentito ah ah ah adesso passiamo alla bellissima intervista che la gentilissima Simona mi ha concesso!!!

INTERVISTA ALL'AUTRICE:

-Ciao Simona, grazie per aver accettato di essere intervistata. Mi devi scusare sono un po’ emozionata perché è la mia prima intervista ma ci tenevo particolarmente perché ho letto il tuo libro è l’ho trovato meraviglioso sotto molti punti di vista. Bene andiamo con ordine: per prima cosa vorrei chiederti di presentare brevemente Simona Liubicich ai lettori.
Chi è Simona Liubicich? Che bella domanda e come iniziare a descrivermi? Faccio parte della splendida leva del 1970, l'anno dei mitici Doors, dell'Apollo 13 e di Oriana fallaci al premio Bancarella con "Niente e così sia". Sono felicemente sposata con Francesco, imprenditore, ed ho una splendida bambina di 8 anni, Gaia. Tra pochi giorni compirò 40 anni e si sa, è un pò una svolta, l'anno in cui tiri le prime somme della tua vita da adulta; ho un carattere difficile, scontroso ed impulsivo, cerco di migliorarmi ma ogni tanto la mia lingua causa danni poichè mi riesce molto difficile tacere se ho qualcosa da dire. Sono assolutamente sincera, estroversa e dura, con me stessa e con il prossimo. Battagliera? Si, non demordo mai, anche se come tutti, ogni tanto mi faccio prendere dallo sconforto, ma faccio presto a riprendermi! Sono una mamma full time, impegnatissima, corro tutto il giorno e mi chiedo, "ma come fai Simona ad essere sovrappeso con tutto questo movimento?". Risposta: sono un'ottima forchetta ed ahimè, la tavola è il mio peccato capitale! Amo la mia casa immersa nel verde, la mia famiglia e mi ritengo una chioccia tipo Lady Cocca di Robin Hood Disney.... Ho pochi amici, ma sinceri, questo deriva da molte delusioni avute in passato...pochi ma buoni! Possiedo un Labrador nero, Isotta, di quindici mesi, una vera peste!!

-Nelle brevi note biografiche sul retro del libro dicono di te che hai studiato lingue straniere, che sei infermiera pediatrica (e da qui immagino nascano le tue dettagliate descrizioni delle malattie che narri nel libro), che sei appassionata di fotografia, teatro e letteratura moderna e aggiungerei scrittrice. In questo momento quale di queste passioni prevale nella tua vita?
Ho studiato infermeria pediatrica dopo il diploma di lingue nel lontano 1989.
Una passione, i bambini sono la cosa più preziosa del mondo, creature da difendere e proteggere. Ho esercitato la professione per qualche tempo, poi ho deciso di dedicarmi a mia figlia ed alla mia famiglia; al giorno d'oggi credo che i figli abbiano bisogno come non mai di una guida, di un genitore presente che li aiuti a muovere le ali in questo mondo duro, ad imparare a volare senza troppe cadute. In questo momento prevale sicuramente la scrittura; non credevo che il mio libro sarebbe piaciuto così tanto, e la voglia di migliorare è molto forte adesso; divoro libri su libri che si accumulano di fianco al mio comodino in camera da letto, e scrivo appena ho un attimo di tempo. Spero diventi piano piano un impegno fisso.

-Il tuo libro si intitola Sfumature del Deserto, titolo a mio parere molto suggestivo come la fotografia di copertina che tra l’altro hai fatto tu, come nasce l’ispirazione per questo romanzo dove oltre alla parte romantica (mi batte ancora il cuore) c’è una parte che tocca argomenti importanti come la guerra nei paesi arabi e gli aiuti umanitari?
Era il 2005 quando, in seguito ad un serio problema ai reni, fui operata. Ne coseguì un lungo periodo di rieducazione, riposo e cure. Stavo molto in casa ed un giorno, guardando la tv e le notizie di guerra in Iraq, quella donna dai capelli rossi e lo sguardo fiero mi balenò nella mente, abbracciata ad un soldato in mimetica! Non sapevo chi fossero, ma in pochi minuti avevano già un nome ed un passato. Tutto l'entourage venne di conseguenza...la guerra, gli orrori di paesi dilaniati nel cuore e nell'anima, le missioni umanitarie che io porto sul piatto d'oro, uomini e donne dal coraggio incredibile, altruisti ed eroici. I soldati che si battono per la pace ed i popoli stessi, stretti nella morsa della guerra, affaticati e con negli occhi il barlume della speranza che un giorno tutto possa finire.

-Elena è una donna fragile ma allo stesso tempo forte, determinata e un tantino cocciuta, quanto del tuo carattere c’è in questo personaggio?
Bella domanda, cara! Elena io non la considero fortissima, anzi, ha un sacco di difetti; indecisa, si piange un pò addosso troppo spesso ma la volevo così. Desideravo che fosse "normale", non una sorta di Wonder Woman. Soffre, piange, commette errori di valutazione come tutti gli esseri umani. Cosa c'è di me in Elena? L'arroganza, la lingua che taglia come un rasoio, la caparbietà e la smisurata passionalità! Ama l'amore, il contatto massimo tra un uomo ed una donna, il sesso visto come coronamento della fiamma che brucia tra due individui e non come un gioco di coppia. Cocciuta? Eh si, in questo siamo gemelle!

-Domanda che mi sta particolarmente a cuore. A chi ti sei ispirata per il personaggio di Samir e per quel gran fico di Gregory? Scusa sono un po’ di parte anche se entrambi sono affascinanti il mio preferito è Greg se non si fosse capito.Pensa che molte lettrici facevano il tifo per Samir, lo volevano insieme ad Elena! All'inizio la scelta doveva essere proprio quella, Elena e Samir dovevano finire insieme, alla fine. Ma mentre scrivevo, il libro si è plasmato da solo, Gregory ha fatto breccia in me e di conseguenza in Elena. Samir El Dachi... un uomo enigmatico, bello da far paura, arrogante e misterioso, sessualmente perfetto...sul gruppo FB del mio libro l'ho paragonato all'attore Antonio Banderas, se penso a samir il viso di Antonio mi appare all'istante!
Gregory...il grande colonnello! Eroico, galante, generoso, paziente e passionale! Chi non vorrebbe un uomo così? Eppure Elena ci mette parecchio a capire che è quello che ama davvero! Ho citato anche nel libro la sua somiglianza con Nicolas Cage, l'uomo che dà sicurezza, non troppo fico ma affascinante, quieto ma che al momento giusto sa provocarti le "vertigini"!

-Come avviene la scelta della casa editrice? Ho visitato il sito della Gammarò Editori e credo che sia lodevole il loro impegno nel pubblicare scrittori emergenti che a mio parere hanno molto da dire come te. Quali difficoltà si incontrano per poter pubblicare un libro?
Ho spedito il manoscritto ed è piaciuto! La scelta non è stata casuale; ero convinta che il mio primo libro non fosse un gran che, e mi sono rivolta ad una casa editrice più piccola ma che spingesse gli autori emergenti, non so se sia stata la scelta ottimale ma ormai era fatta. Le difficoltà non sono poche, a tutt'oggi sto ancora aspettando l'uscita ufficiale nelle librerie! Sul web ormai è ovunque ma voglio vedermelo in mano in un negozio, di questo infatti sono un pò adirata, per i ritardi. Non so come sarà l'approccio con grandi case editrici; spero di poter consegnare il prossimo manoscritto ad una di loro e di essere presa sul serio; non è facile, gli autori emergenti sono tantissimi e la scelta che devono operare è precisa e dettagliata...io ci spero davvero, voglio crescere e miro più in alto!!

-Progetti per il futuro? Cosa bolle nella pentola letteraria di Simona? Ho sbirciato il tuo sito quindi so che stai scrivendo un altro romanzo. Puoi darci una piccola piccola anticipazione?
Bolle, bolle...Mi sto dedicando alla stesura di un romance storico, ambientato nell'Italia dei primi '800. Un gran lavoro sai? Ricerche, date, cenni storici esatti... e la trama che mi sta prendendo il cuore! Una faticaccia, ma vado avanti fino alla fine, vedremo cosa ne uscirà! La mia mente sta anche elaborando un sequel (forse) di "Sfumature del deserto", ma è solo un abbozzo dentro la mia testa...chissà che Samir non incontri la donna per sè???
Grazie Sabina per l'opportunità che mi hai dato, spero di essere stata esauriente!
Un abbraccio
Simona

-Carissima Simona sono io che ringrazio te per averci regalato un libro meraviglioso (non mi stancherò mai di ripeterlo), per la tua disponibilità, per la tua dolcezza che da vita alla tua grande forza. Io e sono sicura tutti i lettori aspettiamo i tuoi prossimi lavori, che da quello che dici saranno sicuramente interessantissimi eh eh eh.

Cari lettori stavolta ho davvero concluso non prima di avervi consigliato non solo di leggere questo romanzo ma visto che ci avviciniamo al Natale permettetemi di consigliarlo come regalo sarà sicuramente gradito.
 
E METTIAMOCI ANCHE LE CRITICHE!
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento