sabato 21 luglio 2012

"La mia biblioteca romantica"
Recensione di "Seduzione e vendetta" di Simona Liubicich a cura di Viviana Giorgi

SEDUZIONE E VENDETTA

di SIMONA LIUBICICH


Harmony Passion, luglio 2012

Sinossi. Scappata dallo spregevole barone di Torrebruna che vuole sposarla per porre le mani sull'ingente patrimonio della sua famiglia, la marchesa Costanza Balbi fugge da casa per rifugiarsi presso la zia materna, a Roma. Lungo la strada fa la conoscenza con l'enigmatico colonnello Simone Aldobrandini Colonna, arrogante conte romano dal fascino tenebroso, e per la prima volta Costanza avverte i brividi di un'eccitazione fino ad allora sconosciuta. Le schermaglie sensuali tra i due si susseguono fino a quando Simone le propone di diventare sua moglie. Ma può un libertino come lui, che rifugge ogni legame stabile ed è abituato a soddisfare le più vogliose ed esperte cortigiane, accontentarsi di un fiore delicato come Costanza? Forse la giovane marchesa non è fragile come appare, tanto da riuscire a tenere l'ardente fidanzato sulla corda, avvinto da pensieri lussuriosi, incapace di bramare altro. Tra segreti e intrighi di una Roma napoleonica di inizio 800, un amore sta sbocciando inaspettato, e nemmeno un pericolo mortale sarà capace di estinguerne la fiamma.

UNA MIA PICCOLA RIFLESSIONE...


Sarà dal 20 luglio in tutte le edicole, edito nella collana Harmony Passion, ovvero quella che scotta di più. D'altronde non ci stupiamo: l'amica Simona Liubicich ci aveva avvisate che Seduzione e Vendetta non sarebbe stato un romanzo per educande! E difatti, posso assicuravelo in prima persona visto che l'ho già letto, non lo è affatto. E' decisamente ad alto rischio di steamy windows, a dirla con Tina Turner, ovvero di vetri appannati...
Credo che la Liubicich sia la prima italiana (se mi sbaglio non sparatemi!) ad essere pubblicata da HM in una collana erotica, coraggiosa apripista di un sottogenere romance che è sempre più richiesto. Non che scrivere erotico sia facile. Anzi. Ma Simona è molto brava in questo, ve ne renderete conto voi stesse. Tutto il romanzo è pervaso da un forte erotismo che non tocca solo la coppia di eroi, Simone e Costanza, ma che si diffonde a macchia d'olio su tutta la vicenda contribuendo alla caratterizzazione dei personaggi -protagonisti e comprimari, soprattutto quelli cattivi! - e dei loro stati d'animo. Insomma, il sesso abbonda, ma non si tratta di un'ammucchiata alla cieca, c'è modo e modo di farlo, c'è persona e persona con cui farlo. Simona è capace di utilizzare molto bene le diverse sfumature del sesso (nere, grigie, rosse!) in funzione del procedere e dei cambi di direzione della vicenda. Non crediate che il romanzo sia solo seduzione. Ci sono anche una buona dose di vendetta, un background storico inusuale e a volte forse un po' disinvolto (Genova e Roma, intorno al 1810) e cattivi degni di entrare nella top 10 della perfidia. Se Simone, il dissoluto fidanzato della giovane e ingenua (non per molto) Costanza, è l'eroe della storia, è su suo cugino Guglielmo che punto le mie fiches. Qualcosa mi dice che lo ritroveremo nel prossimo romanzo della Liubicich. La cover? Bella!
Nell'intervista che segue, abbiamo chiesto all'autrice di parlarci di lei e del suo lavoro. Siamo certe che se avrete altre domande da porle sarà felice di rispondervi nella sezione dedicata ai commenti.
INTERVISTA A SIMONA LUBICICH
Nella tua ancora breve carriera di scrittrice, hai pubblicato alcuni racconti sulla RM, altri qui su Biblioteca Romantica e sulle antologie 365 racconti…della Delos. Poi è venuto Sfumature nel deserto, un romanzo credo non prettamente romance, e ora Seduzione e vendetta. Ma credo che la passione per il romance e in generale per la scrittura ti sia nata molto prima. Ci vuoi raccontare il tuo percorso di scrittrice?
Innanzitutto grazie per avermi ospitato nel vostro famoso blog Viv, ne sono onorata.
Grazie, Simo,anche a nome di Francy e delle altre bibliotecarie romantiche...

Simona con un delizioso cappello da cavallerizza


Al contrario, “Sfumature del deserto” è un romanzo d’amore, solo l’ambientazione è inconsueta, sui campi di battaglia della guerra del Golfo. La passione per il romance esiste in me sin da ragazzina; avevo tredici anni quando iniziai a rubare gli Harmony a mia mamma e che scandalo quando sotto le coperte lessi i primi Passion, se mi avesse beccata erano sberloni! Ho sempre messo su carta i miei pensieri e prediletto le materie letterarie. Scrivo racconti sin da ragazza e un giorno mi sono detta “ora ci provo seriamente”.

Quali sono i tuoi pregi e i tuoi difetti, come scrittrice?
Ahi, tasto dolente. Pregi? Mi dicono che sono brava nei dialoghi, che hanno ritmo ma che devo migliorare nelle descrizioni. Mi sto dando da fare ed essendo molto pignola sono capace di riscrivere un periodo decine di volte sinché non mi convince del tutto.

Pubblichi con HM, e non dico altro. Cosa hai provato quando dalla direzione ti è stato detto il fatidico sì?
Semplicemente, mi sono messa a piangere; mancavano pochi giorni a Natale avevo consegnato il manoscritto di “Seduzione e vendetta” a Matera al Women Fiction Festival a settembre nelle mani di Alessandra Bazardi. Non ci speravo più. Attendevo mia figlia sotto la scuola quando squillò il telefono; era proprio lei che mi disse “Simona…è bello”; scoppiai a piangere come una scema…un’emozione fortissima, indescrivibile. Ero dentro, non potevo crederci, era Harlequin Mondadori.

Qual è stata la tua esperienza all’interno di un gruppo editoriale così importante e come hai vissuto l’editing del romanzo da parte loro?
Sono stata affidata a Emanuela Velludo, editor dei Passion perché in effetti il romanzo aveva delle scene come dire, un po’ forti. Emanuela è una persona con la quale ho legato da subito; gentile, competente, pronta al dialogo, meravigliosa. Non ho avuto nessun problema a parte il tagliare il romanzo di un bel po’ perché era davvero molto lungo. Ma alla fine del lavoro estenuante mi sono accorta che avevo scremato parti che nulla hanno tolto alla trama.

Intanto, diciamo subito che Seduzione e vendetta è ambientato in Italia nel 1810. Molte autrici italiane scelgono ambientazioni più usuali, la Francia napoleonica o l’Inghilterra della Reggenza. Tu no. Come mai? Raccontaci, senza svelare molto, la trama e i personaggi del romanzo e spiegaci come mai hai scelto di tutte le sfumature del rosa quella più accesa e hot.
Simone come lo vede l'autrice
Ho sempre desiderato ambientare un romanzo storico in Italia, poche lo fanno. Desideravo farlo partire proprio da Genova perché è la mia terra nonostante le mie origini straniere e snodarlo su un percorso che mi ha condotto sino a Roma, città che adoro. Volevo che i personaggi fossero “nostri” a tutti gli effetti. Costanza e Simone sono nati strada facendo; non li ho costruiti prima ma si sono plasmati durante la stesura, nel viaggio che li ha condotti insieme sino alla Città Eterna, mentre la passione si scatenava inevitabilmente tra battibecchi e momenti caldi. Diversi tra loro, cozzano in maniera quasi ironica ma l’ardore inevitabilmente divampa mentre diverse figure che ruotano intorno a loro tramano vendetta e cercheranno di separarli…
Perché scrivo hot? Semplice, mi piace! Adoro il sesso in tutte le sue sfumature, quella alchimia bollente e amo descrivere la passione che si scatena tra un uomo e una donna. Se devo dirti tutta la verità, sto attendendo un romanzo che fa parte di una saga dove prima o poi ci sarà una liason tra due uomini che mi interessano moltissimo. Negli USA questi romanzi ci sono già, sono molto venduti e un giorno mi piacerebbe osare a scriverne uno. Vi ho scandalizzate abbastanza?
Ultimamente hai vissuto un periodo non certo facile. Scrivere romance ti ha aiutato in qualche modo a superarlo? Mi permetto di chiedertelo, perché per me è stato così….
Quando scrissi “Sfumature del deserto” sette anni fa, ero in convalescenza da un intervento pesante a un rene che aveva deciso di funzionare male; divampava la guerra contro Saddam e un giorno, costretta al riposo forzato, guardavo i servizi di guerra alla tv. Improvvisamente nella mia mente apparve una donna bellissima dai capelli rossi abbracciata a un marines…da lì iniziai a scrivere. Questa volta è stato diverso; mi sono bloccata, ero sotto shock e non riuscivo a mettere giù nemmeno una riga. Credevo davvero che sarebbe finita male e la paura mi aveva paralizzata. Ci ho messo più di due mesi a riprendere la concentrazione sulla scrittura. Praticamente è da una settimana che ho ricominciato come prima.
A cosa stai lavorando, ora: si può dire?
Certamente; avevo iniziato un vittoriano ambientato a fine 800 a Londra ma non mi convinceva del tutto; non che non mi piacesse ma aveva qualcosa da rivedere nella trama e quando succede così devo fermarlo per un po’, deve maturare la mia mente in modo da riprenderlo nella giusta maniera più in avanti. Sono molto critica con me stessa e se qualcosa non mi piace non riesco a proseguire. Così ho iniziato il sequel di “Seduzione e vendetta” che vede coinvolto un co-protagonista che a me era molto caro; una storia di passione, di sofferenza, spionaggio e colpi di scena…ma basta, non vi dirò altro!
Grazie cara per avermi dato la possibilità di questa chiacchierata simpatica, spero di aver soddisfatto la curiosità delle lettrici e non vedo l’ora che il romanzo esca! Un abbraccio a tutte. Simona
Grazie a te, Simona, per esserci venuta a trovare nella nostra biblioteca romantica !

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